mercoledì 5 marzo 2008

Risposta alla Preghiere : Dio è Fedele



Carissimi fratelli e carissime sorelle dopo una settimana di sosta dal web (perchè vittima dell'influenza di stagione) posso dirvi che finalmente(dopo 3 mesi di sospensione) è ritornata la pensione d'inabilità ;avendo però in questo periodo potuto (grazie al Signore) coprire ogni importante necessità materiale nonostante le ristrettezze economiche dovuto a questo iter burocratico.Come al solito il nostro Dio è fedele e usa ogni circostanza per testimoniare il suo amore.
------------------------------------------------------------------Questo sono stato chiamato a farlo portando la mia testimonianza pubblicamente nella chiesa Battista di Cesena

( La testimonianza preparata per l'occasione la troverete nel web in
o in http://it.geocities.com/barnyroby/testimonianza.html e il testo nel commento del post)

sabato 15 marzo p.v.(2008)alle ore 19 in occasione della presentazione del libro di Joni Earekson Tada & Steven Estes"Quando Dio piange"edito da Alfa & Omega.
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Vi ringrazio delle vostre intercessioni e preghiere (anche perchè in questo periodo sono venute nuove risposte positive cioè:sono aumentate le ore che faccio presso enti culturali locali dopo la Pinacoteca anche il museo delle Ceramiche e il Palazzo delle Esposizioni ;mentre nella Lista 2008 per le case Popolari provvisoria il mio punteggio è aumentato di 10 punti come in graduatoria la mia posizione è ora avanzata di 190 posizioni).Il Signore vi Benedica ,un abbraccio fraterno da Roberto


mio Blog sulla Preghiera http://ioprego.wordpress.com

1 commento:

Barnabè Roberto ha detto...

Testimonianza nella malattia

(preparata e fatta parzialmente nella

Chiesa Evangelica Battista di Cesena sabato 15 marzo 2008

Dopo la relazione di Franco Attanasio per “Joni and Friends Italia”

per la presentazione del libro

“Quando Dio piange”di Joni Earekson e Steven Estes da parte di

Andrea Ferrari (Editrice Alfa& Omega pastore chiesa Battista Filadelfia-Mi)



In questa mia breve testimonianza vorrei evidenziare l’opera di Dio da quando il 16 marzo 1990 n’è diventato il Signore avendolo accettato come mio Sovrano e Salvatore, In quel momento avevo adeguati beni materiali,una famiglia,una ricca vita sociale oltre che una discreta salute;in pratica quando finalmente riconoscevo dopo anni di resistenza a considerarmi un peccatore perduto ero nella stessa situazione del giovane ricco (Luca 18:18/30) cui Cristo chiese di rinunciare a tutto per godere della vita eterna,da quel momento in pochi anni persi gran parte di tutto ciò (ma certamente non perché ho risposto in modo diverso da quel giovane,ma perché il Signore ha permesso questo affinché potessi fare la sua volontà in modo adeguato senza ostacoli materiali). Ad esempio la proprietà agricola (nelle colline di Castiglione di Forlì in cui ho conosciuto personalmente il Salvatore tramite mia moglie Tina che ha ascoltato la radio cristiana “radio Luce”con la cui antenna confinavamo) e la casa sita in essa li ho persi perché nella mia ignoranza delle cose mondane ho rinunciato alla richiesta subdola del funzionario regionale di pagare la cosiddetta bustarella per avere i giusti contributi a fondo perduto cui avevo diritto sia come giovane imprenditore agricolo sia come graduatoria (44° sui 50 aventi diritto) del mio progetto di miglioramento fondiario previsti nell’azienda stessa , e in più ho rifiutato per salvare tutto di fare cose contrarie alla mia etica cristiana perché come ha detto Pietro (1 Pietro 3:14/15,18) nella sua epistola saremo beati se soffriamo per la giustizia facendo il bene. In quel periodo ho anche rinunciato ai miei impegni politici e sociali in istituzioni pubbliche e in associazioni varie per dedicarmi alla famiglia e alla maggiore conoscenza della rivelazione divina frequentando la comunità evangelica di Forlì della missione Team. Poi sono stato costretto per potere lavorare a prendere tutte le patenti di guida possibili in modo dal 1993 al 1996 lavorassi presso un azienda di sterilizzazione di terreni agricoli in aziende del centro-nord Italia, utilizzando un gas tossico (bromuro di metile) che nel tempo mi ha causato problemi fisici,tali che a fine 1996 la medicina del lavoro di Forlì mi ha mandato alla clinica del lavoro di Milano per controlli cui mi hanno riscontrato un principio di sindrome extrapiramidale (senza essere riconosciuta la malattia professionale poiché per il gas proveniente da Israele non vi era in Italia un campione per potere fare il test di compatibilità del danno subito). Per giunta tutte queste problematiche ed altre circostanze hanno messo in crisi il mio rapporto coniugale e mi hanno costretto alla separazione da mia moglie,perché le nostre debolezze,orgogli e incomprensioni hanno prevalso sul rapporto di stima e affetto ancora presente tuttora. Nonostante le mie preghiere e l’intercessione dei fratelli e delle sorelle però la mia malattia progrediva fino a quando mi era diagnosticato il Morbo di Parkinson (un evoluzione logica della prima diagnosi);cosa che non m’impediva però nel 1999 di riprendere a lavorare presso una ditta di trasporto e smaltimento rifiuti ospedalieri pericolosi. Nello stesso tempo il Signore ha agito in modo meraviglioso e straordinario nella mia esistenza e mi ha fatto comprendere perché non mi avrebbe guarito nello stesso modo cui rispose a Paolo (2 Corinzi 12:5/10) quando lo pregò ben 3 volte perché lo liberasse dalla spina nella carne: “la mia grazia ti basta perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza…”; e per ricordarmelo meglio a marzo 2000 nel decimo anniversario della mia nuova nascita mi ha parlato e mi ha convinto ad essere riconsacrato pubblicamente nella mia chiesa di Forlì perché nonostante n’ero uno dei responsabili ho dovuto ammettere e confessare che avevo perso il primo amore (Apocalisse 2:4) e servivo il mio Signore Cristo Gesù in modo tiepido e farisaico,non vivendo allora un rapporto adeguato con Lui,da allora la mia vita spirituale è notevolmente migliorata perché l’Eterno mi ha affinato e mondato del superfluo. A dicembre 2001 al momento del rinnovo per la mia patologia mi venivano tolte tutte le patenti di guida speciali e superiori necessarie per il mio lavoro; per questo sono stato costretto ad andare in malattia finché al completamento dei termini di legge sono stato licenziato. Allo stesso tempo grazie a Dio (perché copre le necessità materiali primarie) mi veniva concesso la pensione d’Inabilità dell’INPS (ora ho un invalidità al 90% con handicap grave secondo la legge 104 perché sono sopraggiunte problematiche metaboliche causate dalla terapia per il Parkinson ed altri deficit fisici conseguenti ad un infortunio con trauma cranico del 1987). Volendo ancora lavorare ho imparato l’uso del computer prendendo la patente Europea ECDL tramite l’uso di particolari ausili che mi hanno facilitato gli esami; con il PC il Signore mi ha permesso di creare Gruppi e Siti Web con cui venire in contatto e a testimoniare in internet la mia fede nella malattia a centinaia di persone in difficoltà fisiche e psicologiche anche maggiori della mia, aiutandoli a trovare incoraggiamento nella fede in Cristo Gesù. Dal 2004 al 2007 ho avuto una borsa lavoro all’ANMIC di Faenza cui ho creato un database delle leggi e normative riguardanti l’handicap e poi il sito Web dell’associazione locale (che gestisco tuttora da casa) che utilizzo per fornire ai disabili tutte le informazioni necessarie per ottenere i loro diritti e i supporti economici spettanti. Dal 2008 non potendo più contare su questa entrata il Salvatore mi ha fatto ancora una volta comprendere che non posso confidare su una mia autosufficienza separata da Lui e dalla sua Linfa Vitale : se conto solo in me e nei beni di questo mondo sono assolutamente inadeguato e fragile perché pur avendo avuto nei lavori come autista stipendi doppi alla media degli altri operai ,ho visto che tutto questo non mi appagava interiormente perché lasciandomi poco tempo per Cristo e per la comunione fraterna inaridiva il mio cammino di fede e la mia testimonianza, avendo il superfluo preso il sopravvento non godevo più delle giuste ed autentiche priorità con le sue complete benedizioni. Così ora nella sua fedeltà il Signore sta provvedendo al necessario fornendomi gli strumenti e le attività utili a un sufficiente bisogno vitale, facendomi imparare ad accontentarmi come Paolo (Filippesi 4 :11/13) dello stato in cui mi trovo,sapendo vivere adeguatamente ogni circostanza perché posso ogni cosa in colui che mi fortifica ed essendo convinto che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio (Romani 8:28) sono lieto di soffrire per proclamare il regno di Dio e la Buona Novella a qualunque egli desidera (Colossesi 2:24) servendo la sua chiesa fedele. Oltretutto questa malattia pur evolvendo non mi impedisce la mia vita spirituale e sociale,concedendomi maggiore tempo da dedicare a Cristo;perché l’unica cosa che ha fermato per un tempo il mio servizio all’Eterno è stato il pregiudizio di alcuni fratelli responsabili di Chiesa,perché nonostante il Signore mi ha arricchito con oltre 8 anni di studio del suo Verbo a Roma e a Torino non mi ritenevano più in grado di predicare la Parola o servire la comunità avendo questa malattia; però la testimonianza di una responsabile nazionale di Joni and Friends Italia in mia indiretta difesa ad una conferenza dell’associazione in chiesa mi ha incoraggiato a proseguire il mio impegno cristiano altrove : perché ha affermato che Cristo non richiede ai suoi servitori un certificato di Buona Salute avendo usato come suoi efficaci strumenti persone con handicap fisico,oltre a Joni un esempio è stato Charles H. Spurgeon cui ha concesso grossi e potenti carismi per la sua Gloria. Oltre a servire le attuali comunità il mio sovrano mi ha utilizzato per evangelizzazioni fuori regione , ad oltre opere che lui ha preparato per me e infine lo scorso novembre 2007 a testimoniare la mia fede nella malattia alla radio per i 50 di CRC . Così se paragono le attuali e momentanee mie deficienze fisiche alla Grazia di Dio e alla Vita Eterna che potremo godere alla sua Gloria con il nuovo corpo glorificato e penso all’abbassamento,all’amore,alle sofferenze immense di Cristo per il nostro riscatto non posso esentarmi dal lodare e magnificare il nostro Salvatore in qualunque circostanza mi possa trovare avendo sperimentato il suo riposo (Matteo 11:28) . Concludendo vorrei affermare che come proposito vorrei continuare ad essere plasmato ed usato dal Signore essendo per me una grande gioia e un privilegio l’essere un umile strumento “un vaso di coccio” che possa frutti alla sua gloria nei modi e nelle circostanze da lui preparate;colui che mi ha generosamente benedetto con la sua presenza concreta vitale :da quando l’ho conosciuto ha rivoluzionato completamente sia il mio vivere quotidiano sia quello ideale e spirituale mediante il suo Spirito di Sapienza e Consolazione.




Alla sua sola Gloria in fede Barnabè Roberto